I musei più buoni che ci siano, da visitare (e gustare) anche in famiglia

Tanti musei sono belli, ma quanti sono anche buoni? I Musei del Cibo di Parma sono stati una vera scoperta e noi siamo davvero orgogliosi di esserene gli ambassador! In questo articolo ve li raccontiamo per farli conoscere anche a voi, perché meritano davvero di essere visitati – anche e soprattutto con i bambini.

I Musei del Cibo di Parma sono un circuito di 8 Musei, collocati in diversi punti della provincia di Parma, che rappresentano un modo nuovo di vivere e scoprire il territorio parmense e la sua enogastronomia: quell’area che viene chiamata food valley e che ha visto nascere prodotti amati in tutta Italia e nel mondo.

Vediamo prima di tutto quali sono questi Musei del Cibo e dove si trovano:
- Museo della Pasta, presso la Corte di Giarola a Collecchio
- Museo del Pomodoro, presso la Corte di Giarola a Collecchio
- Museo del Vino, alla Rocca Sanvitale di Sala Baganza
- Museo del Parmigiano Reggiano, presso la Corte Castellazzi a Soragna
- Museo del Salame di Felino, nel Castello di Felino
- Museo del Prosciutto di Parma, all’ex Foro Boario di Langhirano
- Museo del Culatello di Zibello, presso l’Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense
- Museo del Fungo Porcino di Borgotaro, che aprirà nel secondo semestre 2021 in due sedi: Borgo Val di Taro e Albareto
Scommetto che solo a leggere i nomi vi è venuta fame, vero? A chi lo dite…

Musei del Cibo di Parma: scoprire il territorio attraverso il cibo
Da sempre per noi il viaggio passa anche attraverso il gusto: sarà che i nostri figli sono delle buone forchette, che stanno volentieri a tavola e amano sperimentare sapori nuovi (il vero problema è farli alzare da tavola!)…ma il cibo è per noi un elemento importante quando viaggiamo. I Musei del Cibo portano questo intreccio ad un altro livello: qui è proprio il cibo che fa da filo conduttore per esplorare il territorio, e diventa espressione della storia e della cultura dei luoghi. L’enogastronomia locale è la vera guida in questo viaggio nella storia e nei sapori!

L’altro aspetto fondamentale di questi musei è che si tratta di un circuito: sono sparsi in zone e località diverse, dalla “bassa” a ridosso del Po alle vallate appenniniche. Rappresentano quindi un vero e proprio itinerario alla scoperta di Parma e del suo territorio nelle sue diverse sfaccettature. Un itinerario da gustare, letteralmente e metaforicamente: il modo ideale è slow, godendosi anche i paesaggi e il tragitto tra uno e l’altro.
Ciascun museo approfondisce, a partire dal prodotto cui è dedicato, il territorio in cui è nato, la storia di come si è evoluto nel tempo e la cultura che gli gravita attorno.

I Musei del Cibo di Parma con i bambini
Ve lo dico subito, questi musei piaceranno un sacco ai bambini: già solo dicendo loro “Oggi andiamo al Museo della Pasta!” ve li conquisterete, e quando saranno lì troveranno qualcosa di diverso da tutti i musei visti prima.
In quali altri musei è possibile trovare una tenda fatta di spaghetti, un pomodoro gigante o una galleria piena di culatelli?

Gli allestimenti sono davvero ben fatti e catturano l’attenzione anche dei piccoli, e i percorsi espositivi sono interessanti e per nulla noiosi. Anzi, permettono di scoprire la storia – e le storie – che stanno dietro a ciascuno dei prodotti tipici in modo coinvolgente e interattivo. Dal pastificio tradizionale ricostruito all’interno del Museo della Pasta, alla collezione di lattine di conserve al Museo del Pomodoro, alla bicicletta del masalèn (il norcino, figura importantissima per questo territorio), agli spot storici del Parmigiano Reggiano…questi musei riescono ad attirare l’attenzione dei bambini e a insegnare loro tante cose interessanti senza annoiarli.

In ogni museo potete ritirare il vostro Kids Book: un libro-gioco che accompagna i bambini nella visita con quiz, giochi e indovinelli. Anche le audioguide sono disponibili in ogni museo e possono essere un bel supporto, specialmente per i più grandicelli.
Inoltre ci sono un sacco di attività pensate appositamente per i bambini:
- Vengono organizzati laboratori per mettere le mani in pasta e mettersi alla prova in prima persona, pasticciando come tutti i bambini amano fare
- Diversi anche gli eventi speciali che vengono organizzati per le famiglie: dalle visite guidate, ai giochi, alle letture animate alle cacce al tesoro
Che ne dite, vi ho convinto che i Musei del Cibo di Parma sono assolutamente family-friendly?

I Musei del Cibo in camper
Parma è la città italiana del camper per antonomasia: qui si tiene ogni anno la più importante fiera del settore, lo storico Salone del Camper.
E il circuito dei Musei del Cibo sembra fatto apposta per lo stile di viaggio di noi camperisti: slow e a tappe. Essendo disseminati in punti diversi della provincia parmense, si prestano perfettamente ad essere inseriti in un itinerario di questa zona che offre molto anche dal punto di vista culturale e paesaggistico. E poi si sa, camperisti ed enogastronomia vanno da sempre a braccetto!

Parma intanto è un vero gioiello che merita di essere scoperto con la giusta attenzione: non per niente è stata nominata capitale della cultura per il 2020 e 2021. A mio modesto parere, la Piazza del Duomo e il Battistero meritano già da sole il viaggio, ma c’è davvero molto altro da scoprire in questa città – soprattutto con la miriade di eventi e attività speciali organizzate proprio per questa occasione speciale.

Per esplorare la città potete sostare all’Area Sosta Camper di Parma dotata di bagni, docce, punto ristoro e vicina ad un supermercato. E’ a 4 km dal centro di Parma, che si può raggiungere con la pista ciclabile.
E poi tutto il territorio parmense merita di essere scoperto a ritmo lento, godendosi il paesaggio che cambia man mano che si passa dalla “bassa” a ridosso del fiume Po, alle montagne dell’appennino, passando per le colline.
Troverete aree attrezzate in quasi tutti i comuni in cui si trovano i musei: a Fontanellato, Sala Baganza e Albareto.

Musei del Cibo di Parma: info pratiche
I musei, come dicevo, sono 7 mentre è di prossima apertura l’ottavo, quello del Fungo Porcino di Borgotaro che inaugurerà nella seconda parte del 2021.
Sono aperti dal 1 Marzo al 8 Dicembre nei giorni festivi e nel weekend, ma vi consiglio di verificare sempre l’apertura dei singoli musei prima di partire.

Il mio consiglio spassionato è di acquistare la Card da 12€ che vale un anno e permette di visitare tutti i musei, oltre ad avere degli sconti sui laboratori e sui ristoranti che si trovano presso le varie sedi.
L’ingresso per i bambini fino a 5 anni è gratuito (ve l’ho detto che sono musei a misura di famiglia), mentre dai 6 ai 18 anni pagano la tariffa ridotta di 3€. Il biglietto intero costa 5€, per questo vi consiglio la card: praticamente con l’ingresso a 2 musei ve la siete ripagata, e vi dura un anno per poterli visitare tutti, magari tornando in diverse occasioni.

Parlando invece di ristoranti: presso la maggior parte dei musei avrete anche la possibilità di assaggiare i prodotti di cui avete appena scoperto storia, cultura e caratteristiche: al Ristorante della Corte di Giarola, alla Degustazione del Museo del Vino, al Ristorante e alla Bottega del Museo del Prosciutto di Parma. La Card vi dà diritto a sconti anche in questi ristoranti.

Per tutte le informazioni aggiornate su attività speciali per famiglie, eventi in programma e aperture, tenete sempre d’occhio il SITO dei Musei del Cibo.
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