Lago di Iseo con i bambini: cosa fare sul versante bresciano

Prima uscita dopo il lockdown: un po’ con lo stesso stato d’animo di quando ci si trova davanti al banco di una pasticceria, e tutto ciò che vediamo sembra così delizioso, che vorremmo semplicemente avere un po’ di ogni cosa, ci siamo messi a pensare a quale sarebbe potuta essere la destinazione di questa partenza tra le più speciali di sempre.

Perché per chi ha il viaggio nel DNA (o il pepe al c… come mi dice sempre Francesco, simpaticone) quei mesi di fermo forzato non sono stati proprio piacevoli.

Sintetizzerò così lo stato d’animo di questo momento per chi è affetto da wanderlust,  ma non andate a fare la spia a Ungaretti mi raccomando:

Si sta come allo zoo

I leoni nelle gabbie

Ed è subito fase due

Tramonto Lago di Iseo

Per il primo weekend di (semi)libertà la regola diceva: solo entro i confini regionali. Poco male: noi viviamo in Lombardia e, al vecchio coro che dice che abbiamo solo la nebbia, io rispondo che invece ci manca solo il mare, perché per il resto c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Ma il Lago di Iseo mi stuzzicava da un po’, e ci avrebbe permesso di fare a Giorgia una sorpresa di cui vi racconto più avanti – per cui, davanti a quel metaforico bancone della pasticceria, abbiamo deciso di dirigerci in provincia di Brescia. Spoiler: scelta super azzeccata!

 

Ecce tappe del nostro itinerario di 4 giorni:

  • Franciacorta
  • Torbiere del Sebino
  • Panchina Gigante di San Fermo
  • Ciclopedonale Vello-Toline
  • Piramidi di Zone
  • Bosco degli Gnomi
  • Incisioni rupestri della Val Camonica

In fondo all’articolo trovate le informazioni su dove abbiamo sostato con il camper.

Torbiere del Sebino

 

INIZIO COL BOTTO IN FRANCIACORTA

Dopo i mesi di lockdown direi che era il caso di brindare in grande stile al nostro ritorno on the road, e quale luogo migliore della Franciacorta? Sapete che nei nostri viaggi non manca quasi mai una sosta in qualche cantina: ormai i bambini sanno spiegare cosa significa remouage e in quali tipi di botti può avvenire l’invecchiamento. Di solito vado alla ricerca di esperienze in cantina che possano essere godibili anche per loro (vi giuro che esistono!), e qui ho trovato proprio quello che cercavo.

Vigneti Franciacorta

Alla cantina Bersi Serlini, a Provaglio d’Iseo, dopo la visita alle cantine e la spiegazione della storia della Franciacorta e del metodo di produzione delle pregiate bollicine, si può fare una degustazione nel bellissimo dehors, magari accompagnata da prodotti del territorio. Oppure, per le famiglie o anche per i più romanticoni, c’è l’opzione pic-nic: un bel cestino contenente tutto ciò che serve per un pranzo davvero memorabile. Ci si può sistemare tra i filari a proprio piacimento, stendere il proprio telo (o noleggiarlo alla cantina) e godersi un déjeurer sur l’herbe che Manet spostati proprio (qua non ci si può mettere nudi però). Sì, ovvio, c’è anche il Franciacorta nel cestino, mica si scherza! C’è anche la versione baby, con tanto di panini alla nutella e caramelle (solo acqua in quella, però, niente Franciacorta).

Pic nic nei vigneti

 

LE TORBIERE DEL SEBINO

Dopo aver fatto il pieno di formaggio locale e bollicine, il modo ideale per proseguire la giornata è una bella passeggiata alle Torbiere del Sebino: si tratta di una riserva naturale dichiarata “zona umida di importanza internazionale” e un’area molto importante per la biodiversità della Pianura Padana lombarda. L’ambiente è caratterizzato da paludi e acquitrini, attraversati da scenografiche passerelle in legno che permettono di attraversare questi specchi d’acqua ammirando i riflessi dei canneti, dei boschi e delle colline circostanti.

Torbiere del Sebino

Tre sono i percorsi per visitare le torbiere: percorso nord, percorso sud e percorso centrale.

Se avete voglia di camminare un po’, quello sud parte dal Monastero San Pietro in Lamosa, quello nord dal centro visite, ed entrambi hanno una lunghezza di circa 5 km. Se volete concentrarvi sulla parte più suggestiva, seguite le indicazioni per il percorso centrale, quello che si snoda nel cuore della riserva sulle passerelle di legno che collegano i vari specchi d’acqua.

Noi abbiamo parcheggiato il camper presso lo stadio comunale in via Tangenziale Sud: da qui basta attraversare la strada per imboccare il sentiero che porta al centro visite e poi ai vari percorsi di visita.

Torbiere del Sebino

ISEO

Per la notte ci siamo spostai al Camping Iseo, con il centro di Iseo a meno di 1 km e molto carino da visitare: il cuore della cittadina è Piazza Garibaldi, con la statua del condottiero, il palazzo comunale e gli altri palazzi colorati che vi si affacciano. C’è poi il Castello Oldofredi, in origine forte militare, poi divenuto convento dei cappuccini e ora sede comunale. Meritano una visita anche il Palazzo dell’Arsenale, la Pieve di S. Andrea e la chiesa di Santa Maria del Mercato. E non può mancare una passeggiata sul lungolago, col panorama dominato da Monte Isola, l’isola che sorge al centro del Lago di Iseo e che è l’isola lacustre più grande d’Europa.

Iseo piazza Garibaldi

 

GITA DA ISEO: IL TRENO DEI SAPORI

Vi parlo qui di un’altra esperienza davvero particolare che potete fare partendo proprio da Iseo. Io l’ho provata in un’altra occasione, e la consiglio assolutamente: una gita sul Treno dei Sapori. A bordo di alcuni treni speciali di inizio ‘900 si possono effettuare diversi itinerari alla scoperta del territorio del Lago di Iseo, della Franciacorta e della Valcamonica. Mentre fuori dal finestrino scorrono i panorami del lago, voi potete godervi le degustazioni di prodotti e vini locali, calandovi in un’atmosfera un po’ d’altri tempi. Lungo il tragitto vengono effettuate delle soste per scoprire, accompagnati da una guida, il patrimonio culturale ed enogastronomico della zona. Insomma, un’esperienza insolita che permette di godersi il lago attraverso una modalità particolare, che piacerà tantissimo anche ai bambini.

 

LE PANCHINE GIGANTI

Siete abituati a sentir parlare di quelle delle Langhe, vero? E invece, da circa un anno un gruppo di 12 panchine ha colonizzato anche il Lago di Iseo e la Val Camonica.

Il merito è sempre del Big Bench Community Project: una iniziativa no-profit che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio e sostenere le comunità locali e il turismo delle zone in cui vengono posizionate. Le prime panchine giganti sono comparse nelle Langhe (se volete, qui trovate il racconto del nostro viaggio nelle Langhe), ma l’idea è così bella e originale che negli anni è stata esportata in altre regioni e anche all’estero (hanno ormai superato quota 100, trovate la mappa in costante aggiornamento sul sito del progetto).

Il requisito di queste installazioni fuori scala è che vengano collocate in contesti naturalistici, che siano accessibili a tutti e che sorgano in punti panoramici. E sul Lago di Iseo i punti panoramici non mancano di certo! Quindi lo scorso Ottobre è stato inaugurato un circuito di ben 12 panchine, tra Lago di Iseo e Val Camonica.

Ecco la mappa per localizzarle tutte:

PANCHINE GIGANTI LAGO ISEO MAPPA

E’ un’esperienza da fare almeno una volta, quella di arrampicarsi su queste sedute XXXL e mettersi a contemplare il panorama davanti a noi con i piedi penzoloni, sentendosi piccoli piccoli di fronte alla grandezza della natura che ci circonda.

Panchina Gigante San Fermo

Noi abbiamo deciso di salire da Pilzone fino alla panchina di San Fermo. Seguendo le indicazioni per la Strada Valeriana in direzione Monticelli Brusati, si sale su un sentiero piuttosto ripido (lo ammetto, eravamo un po’ impreparati aspettandoci un sentiero facile, mentre è stato abbastanza tosto per i bambini; ma sono stati bravi e hanno portato a termine la missione!). Devo dire però che quando finalmente si raggiunge l’obiettivo, la vista che spazia su Monte Isola e su tutto il Lago ripaga di tutta la fatica! Consiglio di portarvi scorta di acqua e qualcosa da mangiare, perché non ci sono punti ristoro e per poter fare un bel pranzo al sacco godendosi il panorama. Calcolate circa 45 minuti, anche 1 ora con i bambini, per la salita e altrettanti per la discesa, meglio avere gli scarponcini da trekking.

 

LA CICLOPEDONALE VELLO-TOLINE

Non perdetevi una bella pedalata lungo questa ciclopedonale davvero scenografica tra Vello e Toline, sempre lungo la sponda bresciana del Lago di Iseo.

È perfetta per le famiglie perché è pianeggiante, tutta ben asfaltata, ampia e sicura anche per i più piccoli: è infatti collocata ad un livello inferiore rispetto alla strada, da cui rimane totalmente separata. Non è nemmeno troppo lunga: 10 km tra andata e ritorno, quindi super fattibile anche con i bambini (e poi nessuno vi vieta di percorrerne solo una parte).

Ciclopedonale Vello Toline

Il percorso corre proprio a filo d’acqua, attraversando gallerie scavate nella roccia, con la vista che si apre sul lago. Effetto wow assicurato, anzi l’unico rischio è di doversi fermare troppe volte per fare qualche foto.

La ciclopedonale comincia a Vello di Marone ed è ben segnalata. Noi abbiamo lasciato il camper a Marone in un normale parcheggio, partendo quindi un po’ prima dell’inizio della pista stessa. Nel caso non aveste portato con voi le bici, proprio in prossimità dell’inizio della ciclopedonale c’è un noleggio.

Ciclopedonale Vello Toline

 

LE PIRAMIDI DI ZONE

Anche la Lombardia ha le sue piramidi (ve l’avevo detto che manca solo il mare!) e si trovano proprio vicino al Lago di Iseo, a Zone per l’esattezza. Non c’entrano nulla con quelle egizie, ma sono assolutamente da vedere se siete da queste parti.

PIRAMIDI ZONE

La natura a volte sa creare opere davvero insolite, come nel caso di queste formazioni rocciose: l’azione delle piogge sulla particolare composizione delle rocce di quest’area ha dato origine a questi pinnacoli alti diversi metri, con dei massi in equilibrio sulle sommità. Un fenomeno davvero singolare che si può ammirare percorrendo un sentiero ad anello di circa un’ora, partendo da poco fuori il centro abitato di Zone. Il sentiero è abbastanza ombreggiato, ma in alcuni tratti un po’ sdrucciolevole, meglio quindi avere gli scarponcini e fare attenzione. Prima si scende (le piramidi si trovano ad un livello più basso rispetto alla strada e al paese) e poi si risale. Lungo il percorso si trovano dei punti panoramici da cui ammirare le formazioni, e dei pannelli esplicativi (che, a onor del vero, potrebbero magari essere un pochino migliorati magari con una versione più adatta ai bambini).

C’è un punto in particolare in cui si possono ammirare insieme le piramidi e, sullo sfondo, il lago: già solo questa vista merita la fatica della camminata!

All’imbocco del sentiero troverete anche un bar con tavoli all’aperto e area giochi per i bambini, per fermarsi a giocare e bere qualcosa o a giocare dopo la camminata.

Piramidi di Zone

 

IL BOSCO DEGLI GNOMI

All’estremità opposta del paese di Zone rispetto alle piramidi, potete fare una passeggiata in un bosco un po’ magico: si tratta del Bosco degli Gnomi, alle pendici del Monte Guglielmo, dove lungo il sentiero che si snoda tra gli alberi vivono fantastiche creature scolpite nel legno (sono ben 44). Non solo gnomi, in effetti, ma anche draghi, orsetti, gufi, unicorni…e persino creature invisibili e i Minions! Una continua sorpresa per i più piccoli, che così fanno meno caso alla pendenza del sentiero, che è piuttosto marcata.

Bosco degli gnomi

Il sentiero è di ciottoli e, come dicevo, è tutto in pendenza: niente di impossibile, ma tenetelo presente se avete dei piccolissimi al seguito: magari non riusciranno a percorrerlo tutto ma si divertiranno comunque, e poi lungo il percorso ci sono delle aree con tavoli e panchine per tirare un po’ il fiato. Calcolate almeno un’ora per la passeggiata, tempo che si allunga facilmente perché vi fermerete ad osservare ogni scultura.

Bosco degli GnomiQueste creature sono tutte opere dell’artista locale noto come Il Rosso,

Il camper lo abbiamo lasciato in un comodo parcheggio lungo la SP32, appena fuori dall’abitato di Zone. Tenete presente che dal parcheggio all’inizio del Bosco degli Gnomi c’è circa 1 km di cammino, ma non vi consiglio di arrivare più su col camper, la strada si stringe e non è adatta a mezzi ingombranti nell’ultimo tratto.

Prima dell’inizio del sentiero c’è una bella area picnic con tavoli, panche e di barbecue, per un bel pic-nic ristoratore dopo la fatica del sentiero.

 

INCISIONI RUPESTRI DELLA VAL CAMONICA

Giorgia quest’anno ha studiato la preistoria e la sua arte a scuola (o meglio, a casa, con la famigerata Didattica A Distanza. Potremmo aprire un capitolo a parte, ma non è questa la sede, giusto? Siamo qua per essere allegri e parlare di viaggi, non vorremo mica rovinarci il buon umore parlando della DAD).

Incisioni Rupestri

La sua classe aveva in programma una gita da queste parti, all’Archeopark di Darfo, che per ovvi motivi è saltata. Non vi dico che tristezza vedere il suo faccino quando le è stato comunicato che avrebbe dovuto rinunciare a quella esperienza che attendeva con tanta emozione, e che l’avrebbe portata addirittura a dormire fuori casa. Così ci siamo ripromessi di portarla a vedere le incisioni rupestri che l’avevano tanto affascinata. Certo, non è mica la stessa cosa andarci con mamma e papà (le stesse persone con cui ha trascorso gli ultimi mesi 24 ore su 24), rispetto ad essere con i suoi compagni per la prima vera avventura fuori casa da sola. Però ci abbiamo provato a farle vivere almeno in parte quella esperienza, anche se non siamo potuti andare all’Archeopark che era ancora chiuso (ma che ora ha riaperto, segnatevelo se anche i vostri figli sono freschi di lezioni sulla preistoria).

INCISIONI RUPESTRI ANTROPOMORFE

Abbiamo scoperto che la Val Camonica custodisce un incredibile patrimonio di incisioni rupestri, testimonianze preziosissime della presenza dell’uomo e della sua naturale propensione a rappresentare la propria realtà per mezzo di raffigurazioni.

Tanto che la Val Camonica viene anche chiamata valle dei segni, ed è stata il primissimo sito italiano ad entrare a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, nel 1979. Il sito n. 94 “Arte Rupestre della Valle Camonica” è un sito diffuso lungo tutta la valle, di cui fanno parte ben 24 comuni, 180 diverse località e 8 parchi.

Uno di questi è il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte, che è anche il primo parco archeologico italiano. La visita è davvero molto interessante (anche se dalla vostra ultima lezione sulla preistoria è passato qualche anno) e permette di osservare una miriade di figure incise nelle grandi rocce che costellano l’area. Animali, figure umane, elementi geometrici, simboli, oggetti di uso quotidiano, labirinti, capanne: un repertorio molto vasto di raffigurazioni che raccontano tante informazioni sulla vita dell’uomo nella preistoria. Tra le decine di migliaia di figure incise nella roccia, la più iconica è sicuramente la rosa camuna, ritrovata ben 92 volte e divenuta poi il simbolo della regione Lomardia.

È davvero affascinante trovarsi di fronte a queste opere pensando a quanti secoli hanno attraversato per arrivare fino a noi: una lezione di storia sul campo che i bambini non dimenticheranno facilmente!

Incisioni Rupestri

 

DOVE ABBIAMO SOSTATO

  • Camping Iseo – Via Ippolito Antonioli, 57, Iseo

Direttamente sul lago, con un bel fondo in erba, servizi pulitissimi e con tutte le misure di sicurezza anti-covid19. Consiglio, se intendete fermarvi un pochino, di chiedere una piazzola in prima fila, per godervi il tramonto sul lago in pole position. Circa 40€ a notte.

  • Area Sosta Camper Zone – Via Val di Gasso, Zone

Area tranquilla, nel verde e proprio a due passi dall’inizio del sentiero per le Piramidi di Zone. Di fronte all’ingresso c’è un maneggio che organizza passeggiate a cavallo nella natura. Circa 10€ a notte.

  • Area camper Concarena – Via Santo Stefano, Capo di Ponte

Area piccola ma ben organizzata, con servizi (al momento della nostra visita però erano chiusi causa covid19 e non so se verranno riaperti a breve) e adiacente laghetto di pesca. Circa 10€ a notte.

 

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9 pensieri su “Lago di Iseo con i bambini: cosa fare sul versante bresciano

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