Into the (italian) wild: un viaggio on the road con i bambini alla scoperta di una regione dalla bellezza selvaggia
Durante la pazza estate 2020, tante sono le scoperte che abbiamo fatto e le sorprese che abbiamo avuto a livello turistico. Il Covid prima ci ha costretti dentro le mura di casa, poi ci ha lasciati uscire, e a quel punto nella stragrande maggioranza dei casi, siamo rimasti entro i confini nazionali – se non per le vacanze, almeno per delle gite fuori porta. Quella del 2020 è stata l’estate della riscoperta d’Italia, del nostro immenso patrimonio naturalistico, storico, culturale: diciamo che se dovessi pensare alla top 3 dei “Paesi in cui non è male essere confinati”, l’Italia la metterei al primo posto senza pensarci troppo.
Per noi è stata l’occasione di colmare una delle lacune che ancora abbiamo sul territorio nazionale: l’Abruzzo non lo conoscevamo per niente e così ci siamo detti: “è l’anno buono”. E meno male! Questa regione è stata una vera sorpresa: natura selvaggia, paesaggi da urlo, un territorio ancora in gran parte fuori dalle rotte più battute e che per questo permette di vivere un’esperienza autentica e in molti casi, come dice il titolo, “Into the Wild”.

Non per niente è la regione dei parchi: nel suo territorio sorgono 3 Parchi Nazionali, 1 Area Marina Protetta, 1 Parco Regionale e più di 30 Riserve Naturali. Risultato: la maggiore area naturalistica d’Europa, un cuore verde per l’Italia e per l’intero continente!
Certo, la vita è fatta di compromessi e quindi ho dovuto includere anche un paio di tappe di mare: i bambini e il papà hanno preteso che ci fossero anche delle pause di defaticamento, costringendomi a tagliare sul numero di tappe nel meraviglioso entroterra. È la democrazia, baby! Ma devo dire che in questo modo ne è uscito un itinerario ben bilanciato tra visite un po’ più impegnative e una giusta dose di relax sulla spiaggia (se di relax si può parlare, ma che ve lo dico a fare).
E a proposito di bambini, devo dire che abbiamo scoperto anche una regione molto family-friendly, con tante attività pensate per i bambini, a contatto con la natura e l’ambiente.
Anche per noi camperisti l’accoglienza è stata ottima: non abbiamo avuto problemi a trovare soste sia diurne che notturne, dai campeggi più organizzati ai parcheggi gratuiti.
Ora condivido con voi il nostro itinerario, sperando che possa ispirarvi a visitare questa regione tutta da scoprire, e aiutarvi a pianificare il vostro viaggio. Io ho una lista di luoghi salvati “per la prossima volta” già abbastanza lunga da poterci tranquillamente organizzare un altro tour, devo solo capire quando!
Ecco le tappe del nostro itinerario on the road in Abruzzo con i bambini:
Cliccate su ciascuna tappa per vederla nel dettaglio.
- Mare a Tortoreto Lido
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: Campo Imperatore, Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio
- Parco Regionale Sirente-Velino: Lago Sinizzo, Grotte di Stiffe
- Parco Nazionale della Majella: Valle dell’Orfento
- Parco Nazionale d’Abruzzo: Scanno, Civitella Alfedena e dintorni
- Costa dei Trabocchi
Tappa di mare a Tortoreto Lido
Qualche giorno di spiaggia e divertimento in una località a misura di famiglia

Venivamo da alcuni giorni on-the-road in Umbria, quindi la prima tappa abruzzese è stata di relax al mare. Ci siamo fermati a Tortoreto Lido, facendo base al Camping Village Salinello per stare belli comodi. Un villaggio dove non manca niente per trascorrere qualche giorno di riposo e divertimento in famiglia: spiaggia privata, animazione con baby club per i bambini, intrattenimento, piscina (a prenotazione su turni quest’anno), market interno super fornito, diversi bar, negozietti, ristorante, pizzeria, rosticceria da asporto.
I servizi li abbiamo trovati puliti anche se vecchiotti; siamo stati un po’ disturbati dalla vicinanza della ferrovia che ci ha impedito di riposare bene, ma del resto questo è un problema comune a un po’ tutte le strutture sul mare.
Il mare lo abbiamo trovato così-così: non è quello dell’alto Adriatico, ma nemmeno quello del Salento, ecco. Per chi soggiorna nelle piazzole, in spiaggia è previsto il solo ombrellone, poi si possono richiedere lettino o sdraio a pagamento oppure portarsi la propria attrezzatura.
Fascia di prezzo medio-alta, ma commisurata al livello e alla varietà dei servizi offerti.
Segnatevi questa chicca: appena fuori dal camping, a sinistra, a ridosso del lungomare, a pranzo e cena trovate un food truck che fa ottimi piatti di pesce da asporto (il fritto misto era una bomba!).
Tortoreto è stato insignito della bandiera gialla di comune ciclabile. Se avete con voi le biciclette, potete fare delle belle pedalate lungo la pista ciclabile che costeggia il lungomare e collega Martinsicuro, Villa Rosa, Tortoreto Lido e Giulianova. Sono 21 km che costituiscono il primo tratto di quella che è destinata a diventare (è ancora work in progress, ma a buon punto) un’unica arteria ciclabile lungo l’intera riviera abruzzese. Tenetelo presente se siete interessati al cicloturismo o alla combo camper + bicicletta!
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
La bellezza selvaggia del Piccolo Tibet, e borghi pieni di fascino

In meno di un’ora di strada siamo passati dalla spiaggia alla montagna: uno degli aspetti che ci hanno colpito dell’Abruzzo, facendocelo amare.
Abbiamo lasciato la spiaggia di Tortoreto al mattino, e a pranzo stavamo già cuocendo i nostri arrosticini a Campo Imperatore, circondati da un paesaggio brullo e mozzafiato, sotto lo sguardo vigile del Corno Grande, signore incontrastato del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Campo Imperatore è subito schizzato al numero 1 della mia personale classifica dei luoghi del cuore di questo viaggio in Abruzzo, e li resterà con la sua aria selvaggia e brulla che gli è valsa il soprannome di Piccolo Tibet.
Il Parco del Gran Sasso è sì natura incontaminata, ma anche incantevoli borghi: noi abbiamo visitato Castel del Monte (il paese delle streghe), Santo Stefano di Sessanio (con la sua torre medicea e l’albergo diffuso) e ovviamente Rocca Calascio, uno dei luoghi più iconici di tutto l’Abruzzo.
Quest’ultima l’abbiamo raggiunta in un modo davvero speciale: con un trekking in compagnia di dolci asinelli, un’esperienza che ha reso la giornata indimenticabile sia per noi che, soprattutto, per i bambini.
QUI trovate l’articolo con tutte le cose da fare e vedere nel Parco del Gran Sasso, a Campo Imperatore e nei borghi.
QUI invece vi racconto l’esperienza speciale del trekking con gli asinelli.
Parco Regionale Sirente-Velino
Visita alle Grotte di Stiffe e sosta al Lago Sinizzo

Se ci seguite già lo sapete, le grotte ci piacciono e non perdiamo quasi mai l’occasione di visitarne qualcuna durante i nostri viaggi. Quindi non potevamo perderci le Grotte di Stiffe, le più importanti dell’Abruzzo, che si trovano a San Demetrio ne’ Vestini nel Parco Regionale Sirente-Velino.
Queste grotte sono, tecnicamente, una risorgenza, cioè un’area in cui un corso d’acqua torna in superficie dopo un tratto sotterraneo.
Al loro interno è possibile ammirare stalattiti e stalagmiti, sempre affascinanti per le loro forme e per i millenni che hanno attraversato per raggiungere la forma attuale – ma altrettanto spettacolari sono le cascate che caratterizzano queste grotte. Era la prima volta che vedevamo delle cascate sotterranee!
Una meraviglia della natura da non perdere se avete in programma un viaggio da queste parti: QUI trovate l’articolo con tutte le informazioni sulle Grotte di Stiffe e come visitarle.


Sempre nel comune di San Demetrio ne’ Vestini si trova anche il Lago Sinizzo, da tenere in considerazione per una sosta rilassante nella natura se vi trovate nel Parco Regionale Sirente-Velino.
Si tratta di un piccolo laghetto (balneabile, anche se noi non ci siamo azzardati a fare il bagno) dalle acque verdi smeraldo, circondato da rive erbose e boschi. È chiamato anche “la spiaggia degli aquilani” perché spesso gli abitanti della città vengono qui a trascorrere qualche ora di relax durante il weekend.
E infatti, durante il giorno soprattutto nel fine settimana può risultare abbastanza affollato, ma se come noi vi fermerete qui per la notte, potrete godervelo nei momenti migliori: la sera quando si svuota e tutti tornano a casa, e al mattino presto, quando potrete apprezzarne la pace avendolo tutto per voi prima dell’arrivo dei vacanzieri.
Come dicevo, volendo potete fare il bagno e tanti tuffi dai rami degli alberi che circondano il lago. Oppure potete organizzarvi per una grigliata utilizzando i barbecue e i tavoli messi a disposizione (a pagamento). Ci sono anche dei chioschi, servizi igienici, e una bella area gioco per i bambini; se avete la licenza si può pescare (rigorosamente pesca no-kill).
La sosta è a pagamento (5€ per le auto, 10€ per i camper). Non ci sono servizi per i camper, ma per una notte si può fare.
Parco Nazionale della Majella
L’incantevole Valle dell’Orfento in famiglia

Il Parco Nazionale della Majella custodisce diverse meraviglie, sia naturalistiche (canyon, vette, fiumi) che architettoniche (penso agli eremi incastonati tra le rocce come San Bartolomeo in Legio, alla Grotta di San Giovanni o all’Eremo di San Michele a Pescocostanzo). Ad avere un po’ di giorni a disposizione, c’è davvero molto da fare e da vedere.
Noi purtroppo avevamo solo una giornata da trascorrere in questa zona prima di dirigerci più a sud, e abbiamo deciso di trascorrerla visitando la Valle dell’Orfento, a Caramanico Terme. Un canyon che sembra uscito direttamente da un libro di fiabe, una valle frondosa in cui l’acqua che nel corso dei millenni ha modellato un paesaggio incantato.
Se capitate da queste parti, non lasciatevela sfuggire! QUI trovate il racconto della nostra visita a questo posto incantato, con tutti i nostri consigli per visitarla con i bambini.
Parco Nazionale d’Abruzzo
Tra orsi e lupi, dove la Natura regna sovrana

Ultima tappa nell’entroterra del nostro on the road abruzzese, prima di spostarci sulla costa: il Parco d’Abruzzo. Anzi, in realtà si chiama Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, tanto per farsi un’idea delle sue dimensioni.
Un polmone verde in cui è possibile trovare una vegetazione rigogliosa, montagne pazzesche e tanti animali che da queste parti se la passano molto bene, se pensate che il lupo appenninico e l’orso bruno marsicano sono tornati a ripopolare queste zone negli ultimi anni, dopo aver sfiorato l’estinzione.
Natura selvaggia, ma anche borghi che trasportano indietro nel tempo. Come Scanno, piccolo scrigno incastonato tra i monti del parco, che negli anni ha saputo stregare artisti e fotografi di tutto il mondo e che domina un lago color smeraldo a forma di cuore. O Pescasseroli, considerata la capitale del Parco Nazionale d’Abruzzo dove il centro abitato si integra perfettamente con l’ambiente circostante. O Civitella Alfedena, che sorge su uno sperone di roccia che domina il Lago di Barrea e inserita dal Touring Club Italiano tra le migliori 10 località di montagna per fare il pieno di natura, relax e avventura.
QUI trovate il racconto della nostra esperienza nel Parco Nazionale d’Abruzzo.
La Costa dei Trabocchi
I giganti che sbucano dal mare lungo il litorale abruzzese

Il litorale meridionale abruzzese è caratterizzato da queste costruzioni che colpiscono per la loro forma bizzarra. Si tratta di macchine da pesca su palafitte, oggi in parte riconvertite in ristoranti, che si stagliano sul blu del mare regalando un colpo d’occhio davvero particolare.
Un tratto di costa caratterizzato da mare pulito e da una natura incantevole: se siete amanti della vita mondana forse fareste meglio a dirigervi altrove, ma se volete assaporare il mare in una versione più “wild”, allora non ne rimarrete delusi.
Noi abbiamo fatto base al Camping Village Santo Stefano di Casalbordino per goderci qualche giorno di mare a conclusione del nostro on-the-road abruzzese prima di tornare a casa. Abbiamo visitato anche la magnifica Punta Aderci e percorso il litorale in camper per ammirare i trabocchi lungo il tratto di costa a nord di Casalbordino.
QUI trovate l’approfondimento su questa ultima tappa abruzzese.

L’Abruzzo con i suoi vasti panorami, borghi raccolti e natura incontaminata ci ha conquistati, e quante volte mi sono trovata a chiedermi “Ma perchè caspita non ci eravamo mai stati da queste parti?
Ho già una lista di posti “per la prossima volta” che non finisce più, e non vediamo l’ora di tornare a vedere tutti i luoghi che per mancanza di tempo abbiamo dovuto rimandare ad un prossimo viaggio.
Spero che il nostro racconto vi faccia venire voglia di visitare questa splendida regione, vi prometto che non ne resterete delusi!
Nei vari approfondimenti trovate informazioni più dettagliate su ogni tappa, con i consigli per la sosta per chi viaggia in camper. L’itinerario è come sempre a misura di famiglia: troverete trekking adatti anche ai piccoli, e attività pensate appositamente per i bambini, per rendere il viaggio memorabile anche per loro.
Dopo aver letto tutto, magari passate a farmi sapere cosa ne pensate!
8 pensieri su “Abruzzo in camper con i bambini: itinerario tra mare ed entroterra”