Un angolo fatato del Parco della Majella, a misura di famiglia
La Majella è la montagna madre d’Abruzzo, e sorge nella parte più impervia dell’appennino abruzzese. Questo parco custodisce una grande biodiversità e diverse meraviglie da scoprire: sia di tipo naturalistico, con diversi canyon, vette e fiumi – che architettonico, con eremi costruiti tra le rocce e borghi raccolti. Con un certo numero di giorni a disposizione, c’è davvero tanto da vedere.


Noi purtroppo avevamo un unico giorno da trascorrere in questa zona, e abbiamo scelto di sfruttarlo per visitare la Valle dell’Orfento, che era tra i miei must di questo itinerario abruzzese. E devo dire che non abbiamo rimpianto la scelta: ci siamo trovati come catapultati in un canyon che sembra uscito da un libro di fiabe, una valle verde e frondosa dove l’acqua che ha scavato e scavato per millenni, modellando un paesaggio incantato.

Abbiamo scelto di effettuare una visita guidata con Majambiente, proprio per dare un valore aggiunto al tempo a disposizione, seppur poco. Scelta azzeccata perché Francesco, la nostra guida, ci ha raccontato un sacco di cose interessanti sul parco, sugli animali che lo abitano e sul suo ricchissimo ecosistema: così la visita è diventata più coinvolgente e interessante anche per i bambini.


Siamo partiti dal Centro Visita del Parco, a Caramanico Terme: qui prima di avventurarci nella Valle dell’Orfento, la guida ci ha mostrato gli animali che vivono qui dopo essere stati trovati dai cittadini della zona. Una spiegazione doverosa per far capire che purtroppo, così facendo, si condannano questi animali ad una vita in cattività, poiché diventa impossibile rimetterli in libertà. Presso il Centro Visite è anche presente l’area faunistica della lontra: una colonia di questi animali che – abbiamo scoperto – sono un importante indicatore che l’ambiente circostante è in buona, anzi ottima salute.

Ci siamo poi incamminati lungo il Sentiero delle Scalelle: è il più indicato per le famiglie con bambini perché è abbastanza facile e breve: si tratta di un anello di circa 2 km.
Non è fattibile con passeggini: meglio il marsupio o lo zaino per i piccolissimi, mentre per gli altri a parte qualche attenzione nei passaggi più stretti, è assolutamente alla portata di bambini (si lamenteranno un po’ per la salita finale per risalire in superficie, ma che sarà mai).
Man mano che si scende nel canyon scavato dall’Orfento, ci si immerge in un ambiente da fiaba. La forza dell’acqua ha scavato pareti rocciose, cascate, grotte e giochi d’acqua. Tutto intorno, una vegetazione verdissima e rigogliosa degna di un libro di fiabe: non sarei stata troppo sorpresa di veder sbucare qualche fata dalle fronde! Uno scenario davvero incantato, con il rumore dell’acqua a fare da sottofondo e il colore verde che domina incontrastato.

Il sentiero è percorribile anche in autonomia (attenzione al senso di “marcia” perché in tempo di Covid è a senso unico) ma se volete partecipare anche voi alla bella visita guidata di Majambiente, trovate tutte le informazioni sul loro SITO.

Dove sostare in camper per visitare la Valle dell’Orfento
Con il camper abbiamo sostato nella piccola ma comoda area camper di Caramanico Terme, in Via della Libertà, a pochi minuti a piedi dal Centro Visite del Parco. E’ praticamente il giardino di una abitazione, con una gentile signora a gestirla. Fondo in erba, carico/scarico ed elettricità. Il numero da chiamare per prenotare è 392.6024188.

La Valle dell’Orfento è stata una vera sorpresa, un’esperienza che abbiamo amato perché ci ha davvero permesso di calarci in un’altra dimensione: non solo fisicamente, con la discesa nel canyon – ma anche in senso figurato perché sul serio sembra di essere catapultati in una fiaba!
Se volete scoprire altre mete ed esperienze a prova di famiglia (e di camperisti) in Abruzzo, potete dare un’occhiata al nostro itinerario completo: lo trovate QUI.
2 pensieri su “La Valle dell’Orfento con i bambini”