Con i bambini nel cuore verde d’Italia, dove la Natura regna sovrana
Lo chiamo Parco d’Abruzzo, ma il nome corretto sarebbe Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: è talmente vasto che si estende su tre regioni, ed è anche il più antico parco nazionale d’Italia.
Una biodiversità incredibile caratterizza questo parco in cui è possibile trovare massicci montuosi, vallate, gole; vegetazione rigogliosa (le sue faggete sono di recente entrate a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco) e una fauna che da queste parti se la passa un gran bene. Camosci, cervi, cinghiali, aquile, ma soprattutto i simboli del parco e dell’Abruzzo: il lupo appenninico e l’orso bruno marsicano, che negli ultimi anni è tornato a popolare queste montagne dopo aver sfiorato l’estinzione. Per dire quanto si vive bene tra queste montagne.
Si potrebbe tranquillamente trascorrere una intera vacanza senza muoversi dall’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, tante sono le attività che si possono svolgere da queste parti e gli ambienti pazzeschi che offre. Anche e soprattutto attività a misura di famiglia, per fare tutti insieme un’esperienza ad alto contatto con la natura.

Durante il nostro viaggio on the road in camper in Abruzzo abbiamo avuto modo di ammirare alcune delle meraviglie di questo parco – quel tanto che basta per non vedere l’ora di tornarci per vedere tutto ciò che abbiamo dovuto saltare per mancanza di tempo, e che abbiamo messo in lista “per la prossima volta”.
Abbiamo prima attraversato – con non pochi brividi lungo la schiena e qualche imprecazione dell’autista – le Gole del Sagittario lungo una delle strade più panoramiche mai percorse.
Ci siamo fermati a Scanno, incantevole borgo che sembra rimasto fermo nel tempo e domina un lago a forma di cuore (davvero eh!).
Poi ci siamo immersi nella natura del Parco per conoscerne meglio l’ambiente, facendo una passeggiata guidata per famiglie con le guide della tenuta La Camosciara.
Abbiamo ammirato il panorama del Lago di Barrea e il minuscolo borgo di Civitella Alfedena, facendo base in un campeggio speciale: il Camping Wolf, immerso nella natura del parco.

Ecco quindi i nostri consigli sulle esperienze da vivere con i bambini nel Parco Nazionale d’Abruzzo:
- Trekking nelle Gole del Sagittario
- Visita del borgo di Scanno e del suo lago a forma di cuore (forse)
- Tappa a Pescasseroli, capitale del parco
- Sosta al Lago di Barrea e nei borghi di Civitella Alfedena, Barrea e Villetta Barrea
- Una giornata alla Camosciara
- E ovviamente tante passeggiate alla scoperta della natura selvaggia del Parco d’Abruzzo
Trekking nelle Gole del Sagittario
Noi per mancanza di tempo ci siamo limitati a percorrere la strada panoramica che serpeggia tra le montagne, ma a malincuore: perché avevo “studiato” anche la riserva che sta a valle ed è una vera meraviglia. Si tratta di un profondo canyon, scavato dal fiume Sagittario che ha modellato le rocce calcaree della valle dando vita ad un vero spettacolo della natura. Oggi riserva del WWF che si può visitare in autonomia, oppure partecipando alle tante attività per famiglie che vengono organizzate: dalle visite guidate, ai laboratori, alle letture per bambini.

Visita del borgo di Scanno e del suo lago
Se tanti artisti e fotografi di fama mondiale hanno deciso di passare da questo piccolo borgo incastonato tra le montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, un motivo ci sarà giusto? Vi dico giusto un paio di nomi su tutti: Escher e Cartier-Bresson. Quest’ultimo è solo uno tra i tanti fotografi che sono rimasti folgorati dalla particolarità di questo paesino, tanto che Scanno si è guadagnato il soprannome di “città dei fotografi”.
Non stupisce più di tanto, perché questo borgo è davvero super fotogenico, con i suoi vicoli che salgono e scendono, le case in pietra con i balconcini fioriti, e le donne che ancora oggi indossano l’abito tradizionale con la gonna di lana e stoffa. Lo stesso che si vede per l’appunto in molte immagini dei celebri fotografi che lo hanno immortalato.

Potete limitarvi a passeggiare tra le stradine e immergervi nella sensazione di tornare indietro nel tempo di diversi decenni, oppure potete sbirciare le tante botteghe artigianali, o visitare il Museo della Lana che custodisce i ricordi del paese e tanti oggetti d’uso quotidiano risalenti agli ultimi decenni dell’800 e primi del ‘900.
E dopo aver scattato giga di foto tra le viuzze del borgo, è il turno del lago. Un lago a forma di cuore, mica roba da tutti i giorni! In realtà non è veramente così (però ci sta bene sugli opuscoli turistici): non ha davvero una forma a cuore, ma da alcune angolazioni sembra assumere questa forma. Per scattare una foto dalla giusta prospettiva per avere una foto da pubblicare a San Valentino, vi basterà seguire il Sentiero del Cuore, facile a adatto a tutti, che in un’oretta vi conduce al punto panoramico più bello. Lungo il percorso incontrerete anche l’Eremo di Sant’Egidio.

Quello di Scanno è un lago completamente balneabile che offre diverse possibilità di svago: potete cazzeggiare nella spiaggia attrezzata, lanciarvi sui sentieri per mountain-bike (potete anche noleggiarla qui), far giocare i bambini nell’area giochi o noleggiare una barchetta o un pedalò per ammirare il panorama dalle acque del lago.
Per chi viaggia in camper purtroppo non è molto agevole la sosta: c’è un parcheggio sterrato senza servizi, che però può andare bene per una notte.

Visita del Lago di Barrea e dei suoi dintorni
Il Lago di Barrea sorge nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, in un contesto che invita a riconnettersi con i ritmi e la semplicità della natura.
In questo siamo sicuramente stati aiutati dal campeggio in cui abbiamo sostato: il Camping Wolf, letteralmente immerso nella natura del parco, tanto che non è raro veder passare cervi e cerbiatti. Tra le piazzole sono anche disponibili delle aree per accendere il fuoco in sicurezza, per godersi l’atmosfera magica del fuoco in famiglia o con i vicini di piazzola, magari bevendosi una birra insieme mentre ci si scambia consigli di viaggio, come piace fare a noi viaggiatori su ruote.
In questo articolo vi raccontiamo un po’ meglio la nostra esperienza al Camping Wolf.

A poche centinaia di metri dal camping c’è il minuscolo borgo di Civitella Alfedena, con le sue case in pietra e i vicoli stretti. Borgo piccolo, ma dal grande carattere, tanto che il Touring Club Italiano lo ha inserito tra le 10 migliori località montane italiane in cui “fare il pieno di natura, relax e avventura”. Oh, se non volete fidarvi di me, vorrete fidarvi del TCI, no?


Inoltre, abbiamo scoperto che si tratta anche di una località family-friendly: qui si trova infatti il Centro Visita del Lupo con il museo e l’area faunistica. Il museo è piccolo e forse un po’ datato per quanto riguarda la tecnica espositiva, ma merita sicuramente un’oretta per approfondire la conoscenza di questo animale così nobile, eppure così mistificato dalla notte dei tempi. Proprio a due passi dal museo, poi, c’è un’area verde recintata in cui vivono alcuni lupi in stato di semilibertà, che è possibile osservare da alcuni punti di avvistamento.


Oltre a visitare il Museo del Lupo, abbiamo anche partecipato ad una delle attività organizzate da La Camosciara: una sorta di caccia al tesoro, pensata per famiglie con bambini, in cui i tesori sono quelli della Natura, che si scoprono lungo il percorso grazie alle informazioni della guida naturalistica. Una camminata slow, a misura di piccole gambette, con pause per riposarsi e per conoscere gli altri partecipanti. Vi dico solo che tra i tesori che si scoprono, ci sono le cacche di lupo: non immaginate quante informazioni si possono ricavare dall’osservazione di una cacca, ma sicuramente immaginate quanto saranno interessati i bambini (che si sa, dalla cacca sono sempre incuriositi e divertiti).

Vi dicevo della Camosciara: questo nome indica la parte più spettacolare del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: un anfiteatro naturale con creste frastagliate che ricordano un po’ quelle dolomitiche (infatti il tipo di roccia è proprio la dolomia), oggi riserva naturale chiusa al traffico motorizzato.
Ma la Camosciara è anche una cooperativa nata dall’iniziativa di alcuni giovani del posto che all’incirca dal 2000 ha deciso di puntare sull’ecoturismo e di attivare una serie di servizi per valorizzare questa area e renderla fruibile, anche e soprattutto per le famiglie.
Oggi qui è possibile trovare tavoli da pic-nic attrezzati con barbecue, noleggio mountain bike, trenino panoramico, e partecipare alle numerose escursioni guidate. Oppure, più semplicemente, si può percorrere il sentiero fino alle Cascate delle Ninfe e delle Tre Cannelle godendosi la magnifica natura circostante.

E dopo la montagna, in pochi minuti potete raggiungere le rive del Lago di Barrea, per riposare oppure per darvi a tutta una serie di attività: dalle passeggiate lungo i sentieri naturalistici, al canottaggio, alle escursioni a cavallo. Ma io non vi giudicherò se deciderete semplicemente di oziare ammirando il panorama o di mettere le gambe sotto al tavolo in uno dei ristoranti lungo le rive. Noi per esempio ci siamo fermati all’Oasi del Lago, con un bel pratone in cui far giocare i bambini e dove non è raro vedere qualche cervo aggirarsi poco lontano dai tavoli.

Oltre a Civitella Alfedena, gli altri borghi del Lago di Barrea sono
- Villetta Barrea, borgo molto carino e a vocazione turistica che si sviluppa intorno ad un castello trecentesco;
- Barrea, arroccato su uno sperone roccioso e listato tra i Borghi Autentici d’Italia. Qui è presente un’area sosta, lungo la SS83, al Km 63+250.

Pescasseroli, “capitale” del Parco d’Abruzzo
Noi purtroppo non abbiamo avuto abbastanza tempo per visitarla, ma non potevamo non includere Pescasseroli tra le tappe da includere in un itinerario nel Parco Nazionale d’Abruzzo! Questa è infatti considerata la “capitale” del Parco e offre tanto in ogni stagione: dalle camminate in estate allo sci in inverno.
Il centro storico è caratterizzato dalle tradizionali abitazioni in pietra ed è dominato dalle rovine di Castel Mancino.

A Pescasseroli si trova anche il Centro visita del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Qui troverete il Museo Naturalistico (per conoscere la biodiversità del parco), il Parco Faunistico (dove si possono osservare alcuni degli animali tipici del parco, che vengono ospitati qui a seguito di problemi o incidenti che impedirebbero loro di vivere in libertà) e il Giardino Appenninico (dove si possono ammirare le diverse specie vegetali del parco e uno stagno didattico).

Se viaggiate in camper, potete fermarvi all’area Pescasserolandia: qui troverete oltre ai servizi base per i camper, anche area giochi, gonfiabili per i bambini (anche acquatici!) bar, area pic-nic. È situata proprio a ridosso degli impianti di risalita, per chi visita la zona in inverno.

Il Parco d’Abruzzo racchiude come uno scrigno (uno scrigno bello grande, a onor del vero) tutto quanto di meglio l’Abruzzo ha da offrire: una natura che da queste parti ancora regna sovrana, borghi dal sapore autentico, tradizioni da riscoprire e paesaggi pazzeschi.
Come vi dicevo all’inizio, si potrebbe tranquillamente trascorrere diversi giorni nel parco senza rischiare di annoiarsi. Ma se invece state progettando un itinerario più lungo in Abruzzo e volete dare un’occhiata ai nostri consigli sulle più belle esperienze a prova di famiglia (camperista, ma non necessariamente), potete dare un’occhiata al nostro itinerario on the road. Lo trovate QUI.
3 pensieri su “Parco Nazionale d’Abruzzo in versione family”