Viaggiare in camper: 5 cose da sapere prima di partire

Viaggiare in camper: 5 cose da sapere prima di partire

Dopo aver risposto alle 6 domande che tutti si fanno sui viaggi in camper, aver chiarito le caratteristiche delle diverse tipologie di camper, e avervi dato i nostri consigli per il primo viaggio in camper con i bambini, in questo articolo abbiamo raccolto i nostri consigli su 5 importanti aspetti da tenere in considerazione quando si parte in camper.

Non ci stancheremo mai di dirlo, viaggiare in camper è totalmente diverso da viaggiare in auto, nel bene e nel male. Non si è vincolati alle prenotazioni di hotel, ma d’altro canto si ha meno mobilità rispetto appunto a chi si muove in macchina. Sembra una banalità, ma vi assicuro che non è così: e, soprattutto se si è nuovi in questo mondo, si rischia di incorrere in problemi che possono rovinare l’esperienza del viaggio in camper. E noi non vogliamo questo!

Per cui ecco 5 cose da sapere prima di partire per un viaggio in camper:

Attenzione ai consumi

In camper bisogna sempre stare attenti ai consumi: le risorse sono limitate e vanno utilizzate in maniera oculata, se non volete trovarvi insaponati sotto la doccia senza acqua per sciacquarvi, o senza gas mentre avete la pasta sul fuoco (ogniriferimentoafattirealmenteaccadutièpuramentecasuale). Prima di mettersi in viaggio, è sempre buona norma assicurarsi di avere risorse a sufficienza:

  • Gas: conviene controllare il livello della bombola del gas e, se siamo all’estero, informarsi sul tipo di attacco che può variare da Paese a Paese. Esistono in teoria degli adattatori, ma nella realtà poi è difficile che vengano utilizzati, per cui in caso di viaggio all’estero, meglio partire già equipaggiati con la bombola bella carica. Il discorso vale anche se restate in Italia, perchè non è sempre facile trovare centri di ricarica. Se riuscite a trovare vicino a dove vivete un punto dove fanno la ricarica delle bombole, siete a cavallo.
  • Acqua: meglio assicurarsi di avere sempre il serbatoio dell’acqua pieno almeno a metà, per non rischiare di restare a secco. Anche qui, occhio a dove caricate l’acqua perchè non tutti i camper service erogano acqua potabile. Inoltre, meglio avere sempre a bordo la propria canna perchè a volte quelle che si trovano in giro non sono il massimo dell’igiene. E anche una tanica per i casi di emergenza.
  • Gasolio: chiedete in giro ai camperisti che conoscete, e vedrete che almeno una volta è capitato a tutti di restare quasi a piedi per non aver trovato distributori lungo la strada. Ancora ricordiamo con un misto tra riso e angoscia quella volta che siamo dovuti scendere dalle montagne norvegesi in folle, e per quanto anche questo faccia parte dell’avventura, direi che è qualcosa di cui possiamo fare volentieri a meno, giusto? Per cui, ogni volta che ci mettiamo in viaggio, meglio assicurarsi di avere il serbatoio, se non pieno, almeno a metà.

Occhio alle dimensioni

Siamo più alti di un’auto, e anche più larghi di un’auto. Vi pare un’ovvietà? Allora fate un giro su Google e cercate “camper sottopasso”.

E’ così: siamo abituati a girare tutto l’anno in macchina, senza porci il problema dell’altezza del mezzo. Che però, quando si è in camper, assume invece una certa importanza. Particolare attenzione va prestata ai sottopassi, ai ponti, agli accessi ai parcheggi dove sempre più spesso (come vi renderete amaramente conto) spuntano sbarre a tradimento per impedire l’accesso ai nostri mezzi. Meglio tenere sempre gli occhi bene aperti, perchè la distrazione e il conseguente disastro sono più frequenti di quanto si creda.

L’altra importante variabile è la larghezza: anche qui, fate l’esperimento e chiedete ai camperisti: ognuno avrà diversi aneddoti da raccontare al riguardo. Di quella volta che si è incastrato in qualche città o paesino, o che ha dovuto fare un pezzo di strada in retro perchè in due non ci si passava. Disavventure simili sono purtroppo abbastanza frequenti.

Come si fa? Bisogna studiare un pochino la strada prima di mettersi in viaggio. Perchè un camperista lo sa: Google Maps ti frega, quasi sempre. Se ti affidi alle istruzioni di un navigatore pensato per le auto, stai pur certo che in breve tempo ti troverai a tirar giù i santi dal cielo su qualche viuzza stretta, per poi scoprire qualche km dopo che c’era una comoda e larga statale a pochi metri. Per carità, Google Maps è una risorsa preziosissima, ma se si viaggia in camper meglio studiare in anticipo il percorso più agevole.

Oppure potete optare per i navigatori pensati appositamente per i camper: costano un botto, ma ci sono e adattano le istruzioni proprio alle caratteristiche di camper e caravan.

Noi rimaniamo dei grandi sostenitori della mappa cartacea: nei nostri viaggi non manca mai perchè ci permette di studiare la classificazione delle strade e impostare il percorso restando su quelle più comode, evitando le strade più strette che rischiano di metterci in situazioni poco piacevoli.

La sosta: non ci si può fermare ovunque

Nonostante i camperisti siano sempre più numerosi e muovano anche un indotto non indifferente, purtroppo si vedono in continuazione delle azioni restrittive da parte delle amministrazioni locali, che vietano l’accesso ai camper o la loro sosta nei parcheggi pubblici. Fortunatamente ci sono altrettanti comuni illuminati che invece stanno capendo l’importanza del pubblico dei camperisti per il turismo, e si stanno attrezzando con delle ottime aree sosta comunali.

Il concetto di base però resta: non aspettatevi di poter accedere liberamente a qualunque luogo, perchè sarebbe irrealistico. Spesso vi troverete, ad esempio, a dover parcheggiare ad una certa distanza da borghi o città, con il divieto ai camper nei parcheggi più comodi.

A proposito della sosta, è sempre bene ricordare la differenza tra parcheggio e campeggio: attenzione perchè, quando siamo parcheggiati, sono vietate tutte quelle azioni che trasformano il parcheggiare in “campeggiare”: inserire cunei e piedini, aprire porte e finestre, posizionare tavoli o altro fuori dal mezzo. Attenzione perchè le multe sono salate e si può addirittura vedersi portare via il mezzo.

Altro aspetto da tenere in considerazione è il fatto che il camper dovrebbe rispettare la segnaletica orizzontale e quindi si dovrebbe evitare di superare con il proprio ingombro le strisce dei parcheggi.

Veniamo alla sosta libera: è la massima espressione della libertà del viaggiare in camper, ma attenzione. La nostra voglia di sostare in libertà potrebbe scontrarsi con il divieto di campeggio libero nel comune in cui ci troviamo, per cui conviene sempre verificare le disposizioni locali per evitare brutte sorprese.

Con questi avvertimenti non vogliamo assolutamente creare allarmismo o scoraggiarvi, ma ci sembra giusto settare le aspettative di chi non si è mai approcciato a questo modo di viaggiare e magari ha delle idee sbagliate al riguardo. Meglio prevenire che curare, no?

Rispetto per l’ambiente e per gli altri

Viaggiare in camper dovrebbe andare di pari passo con l’amore per la natura, la voglia di vivere all’aria aperta e rispettare l’ambiente e gli altri (altrimenti si può andare in uno di quegli hotel-casermoni a bordo spiaggia, no?).

Eppure non sempre è così: da un lato gli incivili esistono in ogni ambiente, compreso quello del camper. Dall’altro il crescente interesse verso questo mondo degli ultimi anni (ancor più accentuato nell’ultimo anno a causa della pandemia) ha portato tutta una nuova schiera di camperisti a volte un po’ improvvisati e con scarsa consapevolezza dei nostri doveri e obblighi nei confronti dell’ambiente.

A questo aspetto ci teniamo particolarmente, per cui vogliamo ribadire il concetto a tutti quelli che si approcciano all’abitar viaggiando: il mondo non è nostro, e l’ambiente va rispettato.

Troppo spesso la sconsideratezza di alcuni si traduce poi in divieti per tutta la categoria e in una certa percezione negativa dei camperisti che ancora aleggia. Di fronte a certe scene a cui a volte si assiste, non ci si può lamentare se poi i comuni non vedono di buon occhio la categoria…per cui cerchiamo di fare ognuno la propria parte per tutelare in primis l’ambiente, e poi anche la categoria dei camperisti.

Rispetto dell’ambiente, ma anche rispetto delle persone. Siamo in campeggio e i bambini si svegliano all’alba? Evitatiamo di farli scorrazzare gridando tra gli altri mezzi, perché magari gli altri stanno ancora dormendo. Abbiamo un amico a quattro zampe con voi? Facciamo attenzione che non sia di disturbo ai vicini di piazzola. Si fa tardi la sera e stiamo chiacchierando con i vicini sotto al tendalino? Benone, ma magari evitiamo di tenere la voce troppo alta. Si tratta di piccole cose che però possono fare la differenza.

Tutto questo rispetto delle regole e dell’ambiente non fa per voi? Bè, allora vi invitiamo caldamente a considerare un’altra soluzione per le vostre vacanze, perchè il vostro atteggiamento può danneggiare tutti noi che invece siamo camperisti da tanti anni e vorremmo continuare ad esserlo.

L’importanza della checklist

Ah, la checklist, fondamentale amica dei camperisti! Perchè diciamolo: un conto è fare le valigie quando si parte in maniera “tradizionale”, trolley e auto. Un altro conto è quando si parte in camper: bisogna pensare a tutto, dalle stoviglie alla biancheria da letto, al materiale da campeggio al necessario per il bagno.

Ecco perchè è importante farsi la propria checklist, da consultare ogni volta per assicurarsi di non dimenticare nulla. Che poi tanto, alla fine qualcosa si dimentica sempre…però almeno così limitiamo i danni!

Anzi, noi consigliamo di avere più di una checklist, perchè il materiale da caricare sul camper varia anche a seconda delle stagioni e del tipo di destinazione. Maschere e pinne in estate, scarponi e stufetta elettrica in inverno. E poi mi raccomando i barattoli: un grande classico è dimenticare di riempire quelli di sale, zucchero e caffè oppure il bagnoschiuma per la doccia.

Una volta che inizierete a farla, vedrete che col tempo si allungherà e diventerà sempre più completa e accurata, aiutandovi moltissimo nella preparazione della vostra casa su ruote.

Così parlò la giovane (?) madre che una volta è partita senza coperte, costringendo la famiglia a coprirsi con gli accappatoi la prima notte, per poi correre all’emporio cinese la mattina dopo a comprare dei piumini.

Ed eccoci alla fine, queste erano secondo noi le 5 cose fondamentali da sapere prima di partire per un viaggio in camper! Se state pensando di provare questa esperienza e state muovendo i primi passi nel mondo dei camperisti, potreste trovare utili anche l’articolo sulle 6 domande che tutti si fanno sui viaggi in camper, quello sulle caratteristiche delle diverse tipologie di camper, e i consigli per il primo viaggio in camper con i bambini

Se invece siete alla ricerca di spunti per i vostri itinerari in camper con i bambini, date un’occhiata sul sito usando il tasto “cerca” per trovare la meta in base alla regione o al paese che vi interessano.

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2 pensieri su “Viaggiare in camper: 5 cose da sapere prima di partire

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