La terza e ultima tappa del nostro itinerario in camper a misura di famiglia in Sicilia: il versante orientale e settentrionale, da Noto a Cefalù.
Eccoci arrivati all’ultima parte del nostro viaggio on the road in Sicilia, alla scoperta di quanto di meglio ha da offrire questa regione meravigliosa – ovviamente a misura di famiglia camperista!
Se state pensando di partire alla volta della Sicilia con i vostri bimbi a bordo dei vostri camper, non dimenticate di andate a leggere anche la prima e la seconda parte del nostro itinerario.
Ora però andiamo a vedere le bellezze di questa parte della Sicilia, pronti?
Noto
Un tuffo nel barocco siciliano, non saprei come altro descriverla! Attraversando la maestosa Porta Reale verrete proiettati in un trionfo di ricchezza e opulenza architettonica, che non per niente fa parte del patrimonio Unesco.

Se riuscirete a convincere i bambini a salire i gradini della stretta scala che porta alla terrazza della chiesa di Santa Chiara, verrete ripagati da una vista eccezionale su tutta questa riccanza.

Premiateli (e premiatevi) con una doverosa granita con brioche (spero che siano delle buone forchette come i nostri, sempre facilmente ricattabili con la carta “cibo”).
Doveste passare di qui nella seconda metà di Maggio, non potete perdervi la manifestazione dell’Infiorata: un omaggio alla primavera in cui i fiori vengono assemblati in scenografiche composizioni lungo la via Nicolaci, regalando un colpo d’occhio formidabile grazie alla lieve pendenza.


Abbiamo sostato presso l’area Noto Parking, usufruendo del comodo servizio navetta che vi lascia alle porte del centro storico.
Siracusa

Una città che trasuda sicilianità da ogni angolo, sono sicurissima che vi colpirà al cuore e non si farà dimenticare facilmente: passeggiare pigramente nell’atmosfera a metà tra il barocco e il decadente di Ortigia fino al Castello Maniace vi trasporterà fuori dal tempo.
E se volete fare un salto nell’antichità potete visitare il Parco Archeologico della Neapolis.

Non dimenticate poi che questa è la città dei pupi! Portate i bambini ad uno dei tanti spettacoli del Teatro dei Pupi e li conquisterete!
Gli anglofoni direbbero “It can’t get more Sicily than this!” e avrebbero ragione.

Un’altra chicca di questa zona è il Treno del Barocco: un treno d’epoca con tanto di locomotiva vi farà attraversare tutta la Val di Noto, fermando in diverse località del barocco siciliano (da Siracusa a Ragusa passando da Scicli, Noto, Modica). Durante le soste è possibile partecipare a visite guidate o escursioni.
I bambini apprezzeranno sicuramente il mezzo insolito, e voi potrete godervi lo scenario della Sicilia più vera a ritmo lento e rilassato.
L’Etna
Dopo Siracusa, era la volta della risalita dell’Etna, un’altra delle pietre miliari del viaggio in Sicilia per me.
Il titolo della giornata è “Aspettative VS Realtà”.
Premessa n.1: era una giornata che immaginavo e sognavo da anni, su cui avevo caricato a pallettoni anche i bambini, super affascinati dall’idea di salire su un vero vulcano.
Premessa n.2: l’organizzazione della giornata pianificata alla perfezione: salita in camper fino ai 1900m del rifugio Sapienza la sera; subito di buon mattino salita con la telecabina fino a 2500m, e da qui escursione a bordo dei mezzi fuoristrada nelle zone dei crateri sommitali.
Premessa n.3: il costo di tutta questa giornata era un mezzo salasso, che però eravamo pronti a sostenere per vivere un’esperienza unica sia per noi che per i bambini.

Ed è qui che le aspettative (che riporto dal sito delle Funivie dell’Etna: “Ci si trova così davanti ad un incomparabile scenario sospeso sul mare dal quale è possibile ammirare l’imponente cratere centrale, il cratere Sud-Est e le colate laviche, storiche e recenti, che caratterizzano il paesaggio”) si scontrano con la realtà, o con la nostra sfiga: non vediamo proprio una cippa di niente, perché dopo 3 mesi (3 mesi) di siccità e bel tempo, quella era la prima giornata di maltempo.

Prima e unica, dato che il giorno dopo il sole splendeva nuovamente in tutta la sua strafottenza (ma noi ormai l’Etna lo vedevamo da Taormina).
E fu così che ci ritrovammo in cima all’Etna, in mezzo alla neve, con scarsissima visibilità a causa delle nubi, e con addosso svariati strati di abbigliamento per proteggerci dal freddo, ovviamente imprecando tutte le divinità, antiche e non.
Una visita in qualche cantina sulle pendici dell’Etna ci sembrava il modo migliore di riprenderci dalla delusione dell’escursione, e così siamo finiti nella cantina di Don Saro a Linguaglossa .

Tra un bicchiere e l’altro (non chiedetemi quanti) e gli stuzzichini (ma come si fa a definirli stuzzichini quando ti portano interi piatti di cibo che non riesci nemmeno a finire?) abbiamo finito per diventare amici di Don Saro (fantastico anfitrione con una storia tutta particolare di opposizione alla mafia), degli altri presenti alla degustazione, dei dipendenti, e ce ne siamo andati che ormai il sole stava tramontando.
Taormina e Giardini Naxos

Per la sosta abbiamo scelto l’Area Sosta Parking Lagani di Giardini Naxos. Da qui con due passi si raggiunge la spiaggia, e con il comodo autobus si raggiunge Taormina.
Taormina mi ha provocato sensazioni contrastanti: pur consapevole che si tratta di una delle perle siciliane, il paese in sé mi è sembrata la classica enclave di ricconi che occupano le strette strade con le loro auto con autista.

Il teatro invece…bè insomma, cosa si può dire del Teatro Greco di Taormina? Quante ne sapevano i greci, a costruire una simile opera in questo angolo di Sicilia con una vista del genere? A pacchi!
È da qui che l’Etna ci faceva il gesto dell’ombrello attraverso il cielo terso e senza nubi, il giorno dopo quello in cui abbiamo preso la neve in Sicilia a Luglio.
Gole dell’Alcantara

I canyon ci piacciono un sacco: ne abbiamo visti alcuni in giro per il mondo, ma questo è davvero singolare, con le sue formazioni basaltiche irregolari di origine lavica.
Ci si può addentrare tra le pareti del canyon attraverso l’acqua gelida del fiume, ne vale la pena perché lo scenario è davvero impressionante, e poi fa bene alla circolazione.
Le gole fanno parte di un parco botanico e geologico ben organizzato, molto fruibile e che offre diverse attività: potete effettuare le visite guidate con l’ausilio dei mezzi elettrici e le spiegazioni delle guide, oppure scegliere tra diversi sport fluviali (c’è anche il body rafting per i bambini), tour a piedi o in bicicletta.

Ripartiti da qui, abbiamo tagliato l’isola spostandoci verso il versante settentrionale, attraversando i monti Nebrodi. Un magnifico tragitto in stile wild come piace a noi, in cui si viaggia tra avvallamenti selvaggi, incontrando pochissimi mezzi e qualche mucca e attraversando ogni tanto qualche paesino fermo nel tempo.

A questo punto mi erano stati imposti alcuni giorni di relax al mare, e ho dovuto cedere. Ci siamo fermati al camping Il Cicero, a San Giorgio di Gioiosa Marea. La spiaggia è dall’altra parte della strada, le piazzole sono ampie e ombreggiate, e sono presenti piscina, ristorante e animazione. Non esattamente la mia tappa preferita, diciamo, ma i bambini hanno apprezzato.
Cefalù

Avremmo voluto fermarci qui almeno una notte, ma non siamo riusciti a trovare una sistemazione che fosse poi comoda per raggiungere il paese, quindi ci siamo limitati ad una visita in giornata, per poi dirigerci a Palermo per prendere il traghetto per il rientro.
Cefalù è un altro esempio di paese che trasmette quella sensazione di sicilianità quasi palpabile, che non viene intaccata dai negozi di souvenir.
L’immagine della compagnia di ragazzini del posto che si tuffavano dal molo è quella che chiude il nostro viaggio in Sicilia.

Ma che dico, l’immagine conclusiva di questo viaggio è quella dei cannoli e arancini acquistati a Palermo, con cui abbiamo cenato a bordo della nave, per prolungare il più possibile l’apporto calorico le sensazioni lasciateci da questa terra speciale.
L’unica certezza alla fine di questo viaggio è che in Sicilia torneremo sicuramente: ne siamo rimasti conquistati e c’è ancora tantissimo da scoprire!
Che posti bellissimi, sicuramente da visitare mi hai delle splendide idee per questa estate
un bacio
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Mi fa piacere! In caso di dubbi non esitare a chiedere, un abbraccio!
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