Panorami super sul lago, giardini fioriti e animali: una meta perfetta per una gita che farà contenti grandi e piccoli
Avete presente quei luoghi poco conosciuti, che quando ci vai dici “ma che bella scoperta!”…
Ecco, il Parco Pallavicino mi ha fatto esattamente questo effetto.
Siamo sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, a un passo dal centro di una delle località più blasonate e frequentate del lago, l’elegante Stresa.
Vale la pena fare una deviazione dal passeggio in paese per rifugiarsi in questo parco-gioiello, vi assicuro che non ve ne pentirete!
Anzi, c’è così tanto da fare e da vedere, che il tempo volerà e tranquillamente potrete trascorrerci l’intera giornata, per una gita che farà contenti sia i grandi che i piccoli: il Parco Pallavicino è infatti costituito da diverse “anime”:
Prima di tutto c’è l’elegante Villa Pallavicino, che vi accoglie al vostro arrivo e che vi farà pensare con un po’ di invidia ai proprietari, che potevano prendere il caffè con questa vista sul lago davvero pazzesca. Villa Pallavicino nacque infatti come dimora privata (una cosina da poco, proprio) nel 1855, passando attraverso diverse proprietà, fino ai Pallavicino che nel 1956 al grido di “sharing is caring” (altro che Zuckerberg!) decisero di trasformare il loro magnifico giardino in un luogo aperto al pubblico.
Poi c’è la parte botanica: alle spalle della villa si sviluppa infatti un vasto parco botanico, con alberi altissimi e secolari. Io sono piuttosto ignorante in materia, per cui non faccio grandi distinzioni tra uno e l’altro – per me sono, semplicemente, “alberi” – eppure vi assicuro che, che conosciate i loro nomi o no, vi lasceranno a bocca aperta.
I nomi comunque sono andata a cercarmeli e ve li riporto per amore di precisione, mica che poi venga accusata di trascuratezza: castani, lyriodendri, faggi rossi, aceri (questi li riconosco pure io), larici, ginko biloba, sequoie, magnolie. Lungo i viali poi un tripudio di ortensie, camelie e rododendri e poi la star botanica del parco, un gigantesco cedro del Libano che sorveglia il lago come un’enorme sentinella.
Restando in tema botanico, c’è poi il lussureggiante Giardino dei Fiori, che è un vero piacere per gli occhi: un roseto coloratissimo e aiuole ricoperte di fiori, con colori che cambiano nel corso della stagione a seconda delle diverse fioriture. È bellissimo camminare tra questi vialetti che portano immancabilmente a qualche scorcio sul lago che vi farà dire WOW!
E ora pensiamo ai più piccoli, che impazziranno di gioia nel parco faunistico: infatti il Parco Pallavicino è famoso principalmente per i suoi ospiti non umani – oltre 50 specie, da quelle più local come asini, pavoni, galline, capre – a quelle più esotiche, come zebre e canguri, che abitavano qui già da prima dell’apertura del parco.
Il Parco accoglie animali che purtroppo non potrebbero più sopravvivere nel loro habitat naturale, perché nati in cattività o perché l’abbandono o un incidente ha causato loro traumi permanenti. C’è grande attenzione per la salute degli animali, grazie all’aiuto del veterinario del parco che è anche referente della Provincia del VCO per il recupero di animali selvatici.
Alcuni di questi animali si possono ammirare un po’ a distanza per non disturbarli troppo, ma invece nella Fattoria ci si può avvicinare, camminare in mezzo a loro, magari anche accarezzarli (se ne hanno voglia): caprette, pecore, lama, alpaca e daini vivono liberi in questa grande area, e si aggirano tranquilli tra gli sguardi prima stupiti e poi felici dei bambini (ma anche dei grandi, dai…chi non vorrebbe fare una carezza ad un alpaca?). Questa è un’area che permette un incontro giocoso, ma anche educativo tra uomo e animali, all’insegna del rispetto e della fiducia.
Se poi riuscite a portare via i bambini dalla fattoria, troverete anche un’area giochi con scivoli, altalene e una carinissima casetta-funghetto, il tutto in una zona ben ombreggiata e con vista sul lago, per una pausa di gioco.
E dato che con ogni probabilità trascorrete qui l’intera giornata (io ve lo consiglio, per godervi con la giusta calma tutte le parti del parco), bisognerà anche pensare al pranzo, no?
Potete scegliere tra la caffetteria del parco e le diverse aree pic-nic a disposizione: oltre a tavoli e sedie troverete anche la compagnia dei pavoni che si aggirano tra i tavolini facendo bella mostra di sé e delle proprie code esagerate!
Qualche informazione pratica per godersi al meglio la visita al Parco Pallavicino:
- Potete acquistare il biglietto online (soluzione consigliata per evitare possibili code) oppure direttamente all’ingresso
- Il parcheggio è gratuito ed è proprio di fronte all’ingresso
- Il Parco fa parte del circuito Terre Borromeo, di cui fanno parte i siti culturali e naturali che anticamente erano legati alla famiglia Borromeo. Il circuito comprende, oltre al Parco Pallavicino, Isola Bella e Isola Madre nell’arcipelago delle Isole borromee, la Rocca di Angera, i Castelli di Cannero e il Parco del Mottarone. Questo per dirvi che esistono dei biglietti combo, che comprendono oltre all’ingresso al Parco Pallavicino anche l’entrata all’Isola Bella oppure all’Isola Madre. Sono isole meravigliose e, se avete a disposizione qualche giorno, è davvero un’ottima idea unire alla visita del parco anche quella delle Isole Borromee. QUI trovate l’articolo in cui parliamo della nostra gita alle Isola Borromee. Per ogni altra informazione sul Parco Pallavicino, invece, potete consultare il loro sito QUI.
Un pensiero su “Parco Pallavicino sul Lago Maggiore, una gita per tutta la famiglia”