Portogallo in camper con i bambini: itinerario di 3 settimane

Un viaggio on the road alla scoperta del meglio del Portogallo in camper: ecco il nostro itinerario con tante esperienze a misura di famiglia e i consigli per la sosta.

Spiagge sterminate e semideserte, sferzate dalle impetuose onde atlantiche. Solitari promontori battuti dal vento dove ci si sente ai confini del mondo. Tramonti struggenti con il sole che si tuffa nell’oceano. Un entroterra dalla natura sorprendente, villaggi che parlano di un mondo che non esiste più, o forse sì. Ecco una parte di ciò che vi può riservare un viaggio on the road in Portogallo: le emozioni non mancheranno, così come i ricordi indimenticabili da portarsi a casa.

Dopo aver condiviso con voi tutti i consigli pratici per visitare il Portogallo in camper, è arrivato il momento di partire per davvero, e portarvi con noi a scoprire il nostro itinerario in camper di tre settimane, ovviamente a prova di famiglia. Esploreremo la costa naturalmente, ma non mancheranno incursioni nell’entroterra, e vi consiglieremo tante esperienze davvero indimenticabili. E sì, ovviamente troverete anche i consigli per la sosta camper. Pronti? Partiamo!

Ecco le nostre tappe in breve:

Portogallo in camper con bambini: itinerario di tre settimane da nord a sud

Il nostro benvenuto in Portogallo: la Valle del Douro

Appena entrati in Portogallo, abbiamo esplorato quella che è la più antica regione vinicola del mondo, la Valle del Douro. Una zona caratterizzata da un paesaggio davvero incredibile, fatto di colline terrazzate, ricoperte di vigneti e punteggiate di quintas, le tenute vinicole dove si produce il celebre porto, con il fiume Douro che scorre sul fondo valle.

E’ già un’emozione ammirare questo paesaggio unico scorrere fuori dal finestrino, mentre si guida lungo queste strade – ma è ancora più bello ammirarlo dall’acqua, partecipando a un’escursione in barca. E poi ovviamente, tappa obbligatoria in cantina per conoscere la storia del porto e degustarlo.

Per l’escursione in barca, noi ci siamo appoggiati a Magnifico Douro scegliendo l’escursione da due ore. Per la visita in cantina invece, ci siamo fermati da Sandeman. In questo articolo vi parlo più nel dettaglio della Valle del Douro e di cosa si può fare in questa zona.

Porto, la città che ha dato il nome al Portogallo

Seguendo il corso del fiume Douro, si arriva a Porto, una delle città più antiche del Portogallo – nonché quella da cui il paese ha preso il nome (dici poco). Porto è una città ricca di storia e di fascino, con un’irresistibile aura di elegante decadenza, le facciate degli edifici storici ricoperti di azulejos, e un’atmosfera vivace e rilassata che quelli bravi descriverebbero come vibrante. Noi ci siamo fermati due giorni: secondo me il tempo minimo per godersi la città e riuscire a esplorarla.

Sono tante le cose da fare a Porto con i bambini: a partire da una passeggiata sul lungofiume, ammirando l’imponente Dom Luís I e nel quartiere di Ribera con i suoi vicoli acciottolati, le ripide scale e i locali affacciati sul fiume. Per tutti gli appassionati di mercati, è d’obbligo una tappa al Mercado do Bolhão, mentre per gli appassionati di libri – in particolare di Harry Potter – il must see è la stupenda Livraria Lello. Imperdibile anche la cattedrale Sé, capolavoro gotico, e altre bellezze architettoniche come la Stazione di São Bento e la Torre dos Clérigos, uno dei simboli della città. Oltre ai grandi classici, tra le cose da fare a Porto con i bambini sono sicuramente da mettere in lista World of Discoveries, e un giro sul Teleférico de Gaia. Se cercate un’esperienza insolita da fare a Porto, i ragazzi di Porto Bridge Climb organizzano adrenaliniche uscite sul Ponte da Arrábida e sul tetto della Super Bock Arena. E poi non si può lasciare Porto senza aver visitato una delle sue storiche cantine in cui si produce il famoso porto.

Per sostare in camper a Porto, purtroppo le aree sosta sono pressoché inesistenti. Conviene orientarsi su un camping: la scelta è tra il Camping Orbitur Canidelo, più bellino ma spesso pieno in alta stagione, e il Parque de Campismo de Salgueiros, più economico ma non esattamente ben tenuto.

Puoi approfondire tutte le più belle attività da fare a Porto con i bambini, e i consigli per sostare in camper a Porto, in questo articolo.

La Laguna di Aveiro

Dopo aver lasciato Porto, abbiamo iniziato a spostarci verso sud lungo la costa, e abbiamo esplorato la zona della Laguna de Aveiro. Si tratta di un’area protetta in cui il cui paesaggio è stato plasmato dall’acqua, con canali e dune a cavallo tra oceano ed entroterra.

Cosa fare nella Laguna di Aveiro

Sicuramente merita una visita il colorato villaggio di Aveiro, con la sua rete di canali su cui navigano i moliceiros, barche allungate e colorate che in passato venivano usate per la raccolta delle alghe, mentre oggi vengono impiegate per escursioni in barca nella laguna. Il centro storico è piacevole per fare una passeggiata, ammirando i numerosi edifici in stile Art Nouveau. Appena fuori dal centro, è anche possibile visitare le saline. Per sostare in camper ad Aveiro, potete fermarvi in questo parcheggio a pochi minuti a piedi dal centro.

A poca distanza dal paese di Aveiro, si trova la Riserva Naturale delle Dune di São Jacinto: un’oasi naturale stretta tra il mare e la laguna, dove una rete di passerelle in legno permette di ammirare il magnifico paesaggio.

Un po’ più a sud si trova invece Costa Nova do Prado, la località balneare più famosa di questa zona – grazie alle fantastiche spiagge e alle dune, ma anche alle iconiche casette a righe colorate che si rifanno alla tradizione dei palheiros: costruzioni di legno tipiche di questa regione costiera del Portogallo, che in origine venivano utilizzate dai pescatori per riparare i loro attrezzi. Impossibile resistere alla tentazione di scattare decine di foto di queste case, e scommetto che anche voi vi ritroverete a fantasticare di vivere in una di queste!

Per dormire ci siamo spostati nell’area camper allestita presso il parco acquatico Vaga Splash: si possono usare i servizi della piscina, ci sono a disposizione dei barbecue, ma soprattutto si dorme a due passi dall’oceano, separati dalle onde soltanto dalle dune. La spiaggia è di quelle che ti lasciano a bocca aperta per le dimensioni sconfinate, le onde sono quelle belle movimentate dell’oceano, ma senza esagerare (infatti è frequentata da diverse scuole di surf), e c’è un bar sulla spiaggia gestito da surfisti. La struggente bellezza della semplicità: abbiamo fatto una certa fatica e venir via da qui.

Cerro da Candosa, escursione insolita nell’entroterra

Mi ero imbattuta in questo posto mentre raccoglievo informazioni per il nostro itinerario in camper in Portogallo, e mi aveva subito colpito. Non è molto conosciuto, ma credo che nel tempo lo sarà sempre di più, per cui vi consiglio di affrettarvi a visitarlo, prima che lo scoprano tutti. Il Cerro da Candosa è nell’entroterra della regione di Coimbra, non lontano dal Parque Natural da Serra da Estrela (uno dei più importanti del Portogallo, che purtroppo abbiamo dovuto saltare per mancanza di tempo).

Si tratta di un percorso su passerelle di legno, chiamati passadiços, che costeggiano una montagna affacciata sulle gole del fiume Ceira: un modo insolito e unico per ammirare un paesaggio davvero magnifico: da un lato il fiume che scorre sul fondo valle tra le pareti rocciose, dall’altro la vista spazia sulla vallata.

In camper, attenzione alle strade che scegliete, perchè in alcuni tratti possono essere belle strette. Il nostro autista ha scomodato qualche santo, ma poi il paesaggio lo ha ricompensato (spero). Il luogo è abbastanza remoto, non ci sono aree sosta, ma si può parcheggiare lungo la strada a pochi passi dall’inizio del percorso. Piacerà un sacco anche ai bambini!

In kayak lungo il fiume Mondego

Il Cerro da Candosa era anche abbastanza di strada per raggiungere la nostra tappa successiva, Penacova vicino a Coimbra: qui ci aspettava una delle esperienze più belle del nostro tour in camper del Portogallo, una giornata in kayak sul fiume Mondego. Ci siamo appoggiati ai ragazzi di O Pioneiro do Mondego che sono esperti di ecoturismo e organizzano da tanti anni questi tour, adatti anche a non esperti (come noi), e non possiamo che consigliarlo.

Siamo partiti la mattina in gruppo, accompagnati da guide esperte, e con la navetta abbiamo raggiunto il punto di partenza dell’escursione: qui, dopo un breve briefing, ci hanno consegnato l’attrezzatura (giubbino galleggiante, kayak, pagaie, contenitore impermeabile) e siamo partiti per alcune ore indimenticabili, pagaiando lungo il corso del fiume Mondego, circondati da boschi, facendo sosta in alcune spiaggette lungo il fiume e rientrando alla base nel pomeriggio, stanchissimi ma decisamente contenti e soddisfatti.

Se vi piacciono le esperienze a contatto con la natura, questa è davvero da non perdere! Assicuratevi di partire attrezzati, perché la giornata è lunga e il caldo può essere impietoso: obbligatori cappellino, protezione solare, tanta acqua e, se volete anche il pranzo al sacco: per la prima parte del percorso le guide sono più presenti, anche per garantire la sicurezza di tutti, ma man mano che si scende, il gruppo si disperde un pochino e ci si ricava la propria intimità, magari fermandosi in qualche spiaggetta per fare il bagno e mangiare qualcosa. C’è anche la possibilità di fermarsi in un lido con ristorante, che però si trova verso la fine del percorso.

Durante il giorno abbiamo lasciato il camper al punto di partenza dell’escursione, mentre per la notte ci eravamo fermati a dormire in questo punto sosta gratuito in paese.

Nazaré, la capitale mondiale del surf

Dopo questa incursione nell’entroterra, passando per Batalha e il suo imponente Mosteiro (capolavoro del gotico portoghese e patrimonio Unesco) siamo tornati sulla costa in quella che è una tappa fondamentale in qualunque itinerario in Portogallo: Nazaré. Avete presente quelle immagini di onde impressionanti, che quasi paiono finte per quanto sono alte, che a volte si vedono in tv o su Youtube? Con ogni probabilità sono state girate qui, dove si concentrano le onde più alte del mondo.

Dopo aver esplorato la parte bassa della città, con le viuzze strette piene di locali e negozietti e l’enorme spiaggia con le tende colorate, prendete la funicolare (o un Uber) e salite nella parte alta della città, il Sítio. Questa è la parte più antica di Nazaré, che sorge su un vertiginoso promontorio di oltre 300 metri di altezza a strapiombo sul mare. Da qua si gode di una vista incredibile sull’oceano e sull’abitato di Nazaré, ancora più suggestiva se ci andate verso l’ora del tramonto.

Proseguite fino al faro, ed entrate a dare un’occhiata all’esposizione di tavole dei migliori surfisti del mondo, che si sono cimentati con le impressionanti onde di Nazaré – la cui violenza è testimoniata dalle condizioni in cui si trovano alcune di queste tavole. Viene anche proiettato un video delle imprese di alcuni di questi surfisti, che vi farà definitivamente capire che devono essere per forza un po’ matti per sfidare quelle onde mostruose. Dal camminamento intorno al faro, sul lato opposto rispetto all’abitato di Nazaré, si ammira anche una vista pazzesca sulla sterminata Praia do Norte, LA spiaggia leggendaria per i surfisti di tutto il mondo.

Dove sostare in camper a Nazaré: noi ci siamo trovati molto bene al Camping Orbitur Valado, con piscina, parco giochi, piccolo market e bar-ristorante. E’ un po’ fuori dal centro, noi ci spostavamo con Uber che qui in Portogallo funziona bene e costa poco (ah, la civiltà).

La cittadina medievale di Óbidos

Nei villaggi dell’entroterra portoghese si respira un’atmosfera tutta diversa da quella della costa: per questo secondo me vale la pena non limitarsi alle spiagge e alle località sull’oceano, ma fare anche qualche deviazione nell’entroterra: vi attendono paesaggi totalmente diversi e atmosfere medievali, come quella si respira a Óbidos.

E’ uno dei villaggi medievali meglio conservati del Portogallo, ed è davvero suggestivo passeggiare per le vie lastricate del centro storico, con le casette bianche e i fiori coloratissimi. Il centro storico è dominato dal castello medievale, e medievali sono anche le mura su cui si può passeggiare, per ammirare una bella visuale sui tetti del borgo.

Dove sostare in camper a Óbidos: seguite le indicazioni per il parque de autocaravanas, vicino all’acquedotto romano. La sosta è gratuita durante il giorno, a pagamento per la notte.

Peniche

Torniamo sulla costa per una tappa a Peniche, cittadina che nasce come centro di pescatori e oggi è tra le mete più apprezzate dai surfisti. Le spiagge sono numerose e splendide, come sempre enormi e decisamente poco affollate. Anche il centro storico è carino per fare una passeggiata: in alcune zone si può percepire la lunga tradizione legata al mare e alla pesca. Se riuscite, prima di lasciare Peniche – o mentre ci arrivate – fermatevi poco più a nord, alla spiaggia di Baleal: una suggestiva isola-villaggio, collegata da una strada rialzata alla località di Casais do Baleal, sulla terraferma.

Dove sostare in camper a Peniche: c’è un’area attrezzata, la ASA Motorhome Park. Un pochino defilata rispetto al centro, che comunque si può raggiungere con una breve camminata.

Ericeira

Scendiamo ancora un po’ lungo la costa atlantica e arriviamo ad Ericeira, un’altra località sull’oceano famosa per le sue onde. E dopo aver visto tutti questi surfisti, e aver ammirato le onde portoghesi, potevamo forse farci scappare l’esperienza del surf? Certo che no! Abbiamo abbandonato la nostra dignità, imbracciato le tavole e abbiamo sfidato le onde…o almeno, ci abbiamo provato. Ragazzi, i campioni lo fanno sembrare la cosa più facile del mondo, ma provate voi a stare in equilibrio in piedi su una tavola, mentre le onde ce la mettono tutta per farvi perdere l’equilibrio!

Ma come potete immaginare, al netto delle cadute (tante) e delle scivolate ben riuscite (ben poche), provare a cimentarsi nel surf è sicuramente una delle esperienze da non perdere se si visita il Portogallo. Le scuole di surf sono infinite, e molte di esse prevedono delle esperienze adatte anche alle famiglie con bambini. E’ l’esempio della scuola che abbiamo scelto noi, l’Ericeira Surf Center: dopo aver indossato le mute e aver imbracciato le nostre tavole, siamo andati sulla Praia do Matadouro (spiaggia del mattatoio…un nome che è tutto un programma) per una prima introduzione-base, e poi è venuto il momento di lanciarsi in acqua. La giornata purtroppo non era delle migliori, ma è stata un’esperienza incredibile!

Dove sostare in camper a Ericeira: consigliamo il comodissimo Ericeira Camping, dove regna una bella atmosfera giovane, grazie alla presenza di numerosi surfisti e surfiste di tutto il mondo. Basta attraversare la strada per raggiungere le spiagge, tra cui la praia Pedra Blanca, e la scuola di surf si trova proprio accanto all’ingresso del camping.

Una volta lasciata Ericeira, abbiamo fatto una deviazione nell’entroterra per raggiungere l’Algarve, saltando – seppur a malincuore – Lisbona che avevamo già visitato in un’altra occasione. Abbiamo passato la notte all’area sosta Quinta da Cerca, adiacente ad una piacevole piscina dove rinfrescarsi dopo qualche ora di guida, e il giorno dopo abbiamo fatto un giro a Castro Verde, località che fu sede di importanti battaglie della storia portoghese.

Abbiamo quindi raggiunto l’Algarve passando dall’entroterra anziché dalla costa. Il racconto del nostro viaggio in Portogallo con i bambini prosegue qui con le tappe in Algarve: non perdertelo perchè anche in questa regione abbiamo fatto delle esperienze pazzesche che vogliamo consigliarti!

Ricordati di dare un’occhiata anche all’articolo con le cose da sapere prima di partire per un viaggio in camper in Portogallo, ti sarà utile.

E se hai domande su questo viaggio, sulle tappe del nostro itinerario o sul Portogallo in generale…lasciale pure nei commenti, ti risponderemo quanto prima.

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